Qualunque sia il nostro proposito, dal traguardo lavorativo alla realizzazione personale o alla vita sentimentale, potremmo incappare in un grosso ostacolo: la paura di ottenere davvero quello che vogliamo.
Perché il successo fa paura?
Avere successo spesso significa entrare in un territorio inesplorato: affrontare l’ignoto, nuove esigenze, mettersi alla prova fino a conoscere i propri limiti. Tutto questo è faticoso, difficile e soprattutto spaventoso. È più rassicurante vivere la vita di sempre, anche se sentiamo che non è la nostra vera vita e che non ci permetterà mai di essere felici.
Cercare il successo significa esporsi, sottoporsi all’esame di chi ci circonda, attirare potenziali critiche. Talvolta, significa deludere le aspettative degli altri o rompere un equilibrio che non riguarda solo noi. Infine, la paura del successo può significare, per qualcuno, il timore di cambiare la propria identità fino a non riconoscersi più, o tradire i propri valori e dover scendere a compromessi. Eppure, se ci pensiamo, cambiare non significa affatto buttare via tutto ciò che siamo e in cui crediamo.
Come riconoscere la paura del successo
La paura del successo si nasconde e ci depista, prediligendo una modalità di vero e proprio autosabotaggio. Ecco come può manifestarsi:
- INCONCLUDENZA: Passi molto tempo a fare piani accurati ed elenchi di cose da fare, senza riuscire a mettere in pratica nulla di concreto.
- DISTRAZIONE: Ti poni un obiettivo per la giornata (per esempio studiare per qualche ora, o leggere gli annunci di lavoro) e utilizzi invece il tempo per controllare le notifiche sui social e per chattare, o per guardare la TV.
- EVITAMENTO: Ti impegni a fondo in qualcosa che non c’entra nulla con il tuo obiettivo.Ad esempio pulisci casa più di quanto sia necessario, ti dedichi ai tuoi familiari fino a non avere più tempo per te, prendi un impegno che in realtà non ti interessa.
- PROCRASTINAZIONE: Rimandi il tuo proposito ad un altro momento o ti dimentichi quello che avevi deciso di fare.
- DUBBIOSITÀ: Ti assalgono pensieri che soffocano l’entusiasmo come: “Non so se ne vale la pena, in fondo non so mai quello che voglio”, “Se anche raggiungessi il mio obiettivo, non sarei comunque felice”, “Ormai è troppo tardi” e così via.
- MORALISMO: Hai l’idea che non meriti di essere felice, perché in passato hai commesso degli errori o perché qualcuno vicino a te sta soffrendo. Oppure pensi che la felicità sia un’ambizione inverosimile o troppo presuntuosa, e che sia meglio aspirare al quieto vivere.
Riconosci in te qualcuna di queste manovre di autosabotaggio? Se è così, sai quanta sofferenza si nasconde dietro ognuna di queste situazioni in apparenza banali e insignificanti. È il momento di smascherare la paura del successo!