In tempi di cambiamento gli stati d’animo si alternano e ci sentiamo confusi. Ecco una vera e propria mappa emotiva per ritrovare l’orientamento.
Nel 1969 la psichiatra Elisabeth Kübler-Ross, che si occupava di elaborazione del lutto, propose un modello che è diventato molto famoso e che ora è utilizzato per comprendere gli stati emotivi non solo dell’elaborazione del dolore ma, più in generale, di ogni processo di adattamento ai cambiamenti.
Secondo questo modello, chiamato curva del cambiamento, allo shock iniziale segue una fase di negazione, poi di rabbia e depressione. Guardando il grafico qui sotto si può notare che, in queste fasi, prevalgono le emozioni spiacevoli e la curva è discendente, poiché i livelli di energia si abbassano. Poi la curva risale: prevale la razionalità e dalla comprensione si passa all’accettazione, infine ad un piano d’azione.
Non è detto che, in ogni processo di cambiamento, si debbano necessariamente sperimentare tutte le fasi, o compaiano nello stesso ordine. Talvolta può capitare di adattarsi molto velocemente ad un cambiamento senza quasi percepire le fasi iniziali di negazione, rabbia e depressione. Per esempio: ci comunicano una variazione degli orari di lavoro. Mentre qualche collega protesta e qualcuno si dispera noi, pieni di buona volontà, ci siamo già organizzati. Quando ecco, ci comunicano un nuovo cambiamento, una ulteriore variazione. E piombiamo, questa volta, in uno stato di frustrazione e rabbia.
In altri casi, può capitare che le fasi si sovrappongano o si alternino rapidamente. Percepiamo allora una certa confusione emotiva, caratterizzata da stati d’animo contrastanti. Per esempio, un caro amico ci informa che si trasferirà all’estero; possiamo essere felici per lui e progettare di andarlo a trovare durante le vacanze, ma allo stesso tempo sentirci tristi e anche arrabbiati, perché ci sentiamo abbandonati.
Trova la tua posizione
Se stai affrontando un cambiamento, prova a capire in che punto della curva ti trovi. Se prevalgono le emozioni spiacevoli e sei in stallo nella parte discendente della curva, è normale che tu non abbia le energie per pensare a un piano d’azione o per trovare soluzioni. Non rimproverarti; piuttosto, prova a dirigerti verso la comprensione e l’accettazione.
Fissa i tuoi punti fermi
Per quanto sconvolgente possa essere un cambiamento, alcune cose non cambiano. Fai un elenco di cosa rimane, di tutto ciò che ti è familiare: i tuoi affetti, le tue risorse, i tuoi luoghi, le tue abitudini. Questo ti aiuterà a contenere il senso di smarrimento e ti darà coraggio. Per quanto difficile e incerta sia una situazione, passerà.
Disegna il confine
Rispetto al cambiamento che ti preoccupa, qual è la cosa peggiore che potrebbe capitare? Delimita il confine della tua preoccupazione, mettiti a tavolino e prepara un piano per come affronteresti le cose, se dovessero andare secondo il peggior scenario possibile. Questo ti aiuterà a riconoscere che ci sono sempre aspetti che puoi controllare e scelte che puoi fare, anche nella situazione peggiore.
Riprendi il cammino
Quando le emozioni negative prevalgono, mente e corpo entrano in uno stato di allarme e non si riesce a pensare in modo razionale. Possiamo invertire questo processo e trasmettere al nostro organismo un segnale di calma, attraverso il ritmo del nostro respiro.
Immagina di stringere un hula hop tra le mani. Mentre inspiri, percorri la prima metà del cerchio, da una mano all’altra. Senza fretta, senza forzare il respiro. Mentre espiri, percorri la seconda metà. Senza bloccare e senza trattenere, mantenendo il respiro fluido e naturale. Ripeti i cicli di respiro per qualche minuto, fino a quando sentirai la calma dentro te.
Ora sei pronto per riprendere il cammino!